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L’imponente cascata lungo l’anfiteatro di Pizzo di Moscio e Cima Lepri
Il nome Laca compare agli inizi del sec. XVI in un contratto di affitto dei prati montani appartenenti alla villa Cesa Castina ora nel comune di Crognaleto.
La catena Monti della Laga compare nel secolo XVIII con l’Atlante Geografico del Regno di Napoli, nel quale però tale denominazione non si estende all’intero gruppo, come è d’uso oggigiorno, ma è relegata solo alla zona a sud di Monte Gorzano (riportato come Orzano nella suddetta mappa).
La mappa della Provincia di Abruzzo Ulteriore Primo tratta dall’Atlante d’Italia di metà ottocento conferma il nome per la sola zona meridionale, indicando Pizzo di Sevo, Monte di Roseto (Gorzano, Pizzo di Moscio) e Monte Pallone (Monte Pelone, o forse Macéra della Morte) come montagne indipendenti.
La cascata della CAVATA formata dalle acque di fusione dell’anfiteatro di Pizzo di Moscio che scorrendo sulle impermeabili rocce ARENARIE con scrosci impetuosi arriva all’abitato di Padula.
Il percorso di difficoltà elevata alterna stupendi tratti nel bosco di faggi secolari a tratti su praterie di alta montagna sempre al cospetto di Pizzo di Moscio, Monte Gorzano, versante reatino di Amatrice, I monti Sibillini e sul panorama mozzafiato dell’intera catena del Gran sasso
Escursione IMPEGNATIVA per sviluppo e dislivello pur NON presentando particolari difficoltà tecniche è consigliata solo a PERSONE ALLENATE e abituate a camminare per molte ore su sentieri di montagna.
La natura selvaggia caratterizza questa zona impervia dei monti della Laga, incontreremo enormi Abeti Bianchi veri e propri relitti glaciali che, come veri e propri alberi di natale, si alternano ai faggi.
Un posto immensamente suggestivo, i Monti della Laga, le cento fonti fatte di acqua e cascate, tantissime! La conformazione argillosa delle rocce di questa montagna fanno si che ruscelli e rigagnoli d’acqua formino continue cascate d’acqua (dovute allo scioglimento delle nevi) rompendo cosi la quiete dell’alta quota creando una sorta di “musica”.
Questo escursione nel periodo più bello dell’anno, nel pieno della fioritura, con colori che vi lasceranno senza fiato.
Questa è l’area frequentata tantissimo dai lupi ma non è rara la presenza di diversi altri animali dal Cervo alle Volpi passando per la famosa Aquila reale che proprio in questi posti nidifica già da anni.
Partenza da località Ceppo di Rocca Santa Maria (mt. 1.334);
Salita per Lago dell’Orso, Iacci di Verre, La Storna, costone per Pizzo di Moscio (mt. 2.411) e a fil di cresta per 3 Km fino a Cima Lepri (mt. 2.444)
Discesa per il fosso della CAVATA fino alla cascata FONTE delle TROCCHE da qui stesso percorso dell’andata
PARTENZA
RITORNO
Non incluso: pranzo al sacco e ristoro
NOTA: L’escursione potrà essere annullata per avverse condizioni meteo e al non raggiungimento del numero minimo di partecipanti
In caso di sopraggiunte situazioni di potenziale pericolo la guida si riserva la facoltà di modificare il percorso in qualsiasi momento
Di seguito potrai vedere tutte le caratteristiche di questo tour: