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Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Con il Maestro Ariele Pittalà
Se sei alla ricerca di una esperienza solare, profonda e completa, guidato passo passo da un esperto professionale e discreto, ed ami anche la natura incontaminata ed i paesaggi da sogno, questa proposta farà per te.
Chi sono
Laureato in lettere e Filosofia, ricercatore del vero, maestro formatore di Vinyasa flow Yoga ed esperto di Zazen da oltre trent’anni, ho una conoscenza completa dell’ambiente montano che frequento giornalmente e dove ho scelto di vivere.
Yoga:
Che tipo di yoga facciamo?
Si comincia da una serie di sequenze dinamiche, accessibili a qualsiasi praticante, che partono dalla mobilizzazione del bacino e di tutti i muscoli intorno alla colonna vertebrale, per migliorare sensibilità percettiva ed efficienza posturale.
Si viene introdotti all’uso consapevole dei Bandha, contrazioni volontarie di alcune zone del corpo attivate mediante il respiro profondo e diaframmatico Ujjayi Pranayama, che incrementa le funzioni energetiche dei chakra distribuiti nell’organismo. Successivamente, si viene introdotti agli esercizi tramite l’attenta sincronizzazione di respiro e movimento, Vinyasa, culminanti con le classiche posizioni Asana, mantenute per alcuni secondi; la difficoltà di sequenze e posture varia a secondo del livello di pratica degli allievi.
Il soggetto viene costantemente guidato e spinto alla concentrazione durante l’esecuzione, attraverso l’impostazione di un tono vocale fermo e neutrale, un ritmo continuo, misurato ma fluido, per evitare i pensieri vaganti ed ottenere quindi tutti i benefici psicofisici di questa antica disciplina orientale.
Meditazione
Cenni sulle origini
Le origini di questa pratica risalgono a gli albori dell’umanità, quando l’essere per la prima volta si ferma e comincia a riflettere su se stesso. L’essenza dello Zazen è ancora la pratica del Buddha storico, arrivata genuina ed intatta sino ai nostri giorni tramite la trasmissione dei grandi maestri. Bodhidharma è stato il primo secondo tradizione, che dall’India -allora comprendeva anche l’Iran- giunse nel V secolo in Cina e formò alcuni monaci divenuti leggendari; Eka fu uno di questi. (yoga in montagna)
Dunque, la pratica dello stare seduti in meditazione, in sanscrito dhyana, il cui significato può essere tradotto anche come concentrazione, divenne in questa nazione Chàn, per indicare la sua provenienza dal buddhismo. Fu Dogen, genio venuto dal Giappone che nel 1200 senti l’urgenza di compiere un pellegrinaggio in Cina, dove si fermò nel tempio dove era diffusa finché non ottenne l’illuminazione.
Tornato nel suo paese formò una scuola di adepti e scrisse un testo fondamentale, il Fukanzazengi, in cui vengono elencati precetti, fondamenti filosofici e pratici dello Zazen, lo stare opportunamente seduti su un apposito cuscino, zafu, per cercare la verità dell’esistenza con tutto il proprio essere. Zen è appunto il termine che tradotto designa la provenienza dalla scuola cinese ed indiana insieme. (yoga in montagna).
Quello che noi pratichiamo oggi, pur avendo nell’India prima di Cristo la sue origini, ci giunge quindi dalla tradizione religiosa giapponese, che rende incredibilmente attuale ed efficace la ricerca della spiritualità nella realtà contemporanea.
Di cosa si tratta?
Gli incontri, che si tengono in apposita struttura ricettiva o anche in natura, comprendono una parte introduttiva, che fa luce sui meccanismi della mente inquieta, proiettata, tramite i pensieri, ad afferrarsi all’esterno del nostro essere, ed una parte tecnica su postura seduta, arte del respiro e meditazione guidata incentrata sull’ascolto di parti sensibili del nostro corpo.
Questo per rivolgere individualmente in modo fermo uno sguardo non giudicante all’interno della nostra stessa anima. Solo così possiamo scoprirne l’inalienabile, immenso valore.
Segue poi una libera conversazione a cura del maestro che, partendo da un argomento di riflessione comune e attuale, a volte anche un problema personale, ci conduce ad approfondire il significato dell’incontro, per sciogliere quei nodi cruciali che oltre alla salute del corpo fisico sono in diretta relazione con la ricerca del vero Sé universale.
Trekking
I percorsi, adatti a tutti, culminano con la pratica di meditazione in natura, sono stati scelti e tracciati con estrema cura, perfetta conoscenza delle meraviglie del territorio. Brevi e classificati facili, si snodano tramite tappe contemplative in luoghi suggestivi, creando intimamente stupore e benessere nel fruitore, in armonica connessione con la grandiosità del paesaggio. (yoga in montagna)
Ci si muove in silenzio, coltivando, passo, passo, l’attenzione, liberi dallo stress a cui siamo avvezzi, grazie alla consapevolezza corporea del movimento fluido in natura. Per scoprire che siamo parte pulsante e magica dell’ecosistema.
Strutture dove si pratica Yoga
Dove svolgeremo le escursioni in natura
Escursioni da Campo Imperatore e Santo Stefano di Sessanio:
1 Per Il Vallone di Cretarola/Valle di Codorama
Itinerario facile di circa 4 km. Prevalentemente in piano e ad anello che imbocca la strettoia poco prima di Campo Imperatore, venendo da Castel del Monte. Si tratta di una zona selvaggia, tra pareti di roccia e alberi secolari, ricca di flora e fauna e che ci condurrà in una bellissima radura appartata con vista sulla cima di Monte Camicia; dove, sul prato, nei pressi di un magnifico faggio secolare, si svolgerà la meditazione.
Consigliate scarpe da trekking robuste per il fondo non sempre prevedibile nella prima parte.
2 Fonte di Assergi/ Laghetto San Pietro
Itinerario facile di circa 5 km che parte in salita, a tratti pronunciata, e di un dislivello di circa 250 metri sulle balze antistanti Monte Bolza. Giunti in prossimità ci caleremo nella conca tondeggiante erbosa e protetta del laghetto pluviale, purtroppo sempre più in secca d’estate; la meditazione si svolgerà davanti alla magnifica vista di Campo Imperatore e della mole di Corno Grande sullo sfondo. Viste mozzafiato su tutti i maggiori rilievi montuosi della regione, Sirente e Velino compreso.
3 Monte Cafanello
Impennata abbastanza breve, a tratti anche pianeggiante, e di livello medio che salendo dal borgo medievale, con un dislivello di circa 400 metri, ci conduce sulla piatta e tranquilla cima del monte, vera e propria terrazza panoramica appartata sulla regione dove si svolgerà la meditazione. Oltre a Rocca Calascio lontana, è possibile ammirare tutte le maggiori cime montuose della regione.
4 Piano Le Locce
Percorso di livello medio con poca pendenza di circa 8/9 km che conduce in uno dei più poetici angoli d’Abruzzo, e che ci da l’idea concreta della vita remota ed isolata di un tempo, dedita alla pastorizia, all’agricoltura e sostenuta dalla fede.
Su un dolce piano erboso, socchiuso tra monti e colline curiosamente tondeggianti, si svolge la nostra meditazione.
RITROVO: Ore 14,00 (il luogo esatto sarà comunicato il giorno precedente l’attività)
FINE ATTIVITA’: Ore 19,00
Programma dettagliato:
A chi è rivolto:
A tutti, principianti e famiglie comprese, che vogliono conoscere ed esplorare con consapevolezza, sostenuti dalle pratiche di yoga e meditazione adatte anche a principianti, un ambiente naturale incontaminato tra i più belli d’Italia.
Cosa è incluso:
Il programma, ben collaudato, può essere suscettibile di qualche piccola variazione, a causa delle condizioni atmosferiche del momento
Non incluso ristoro
Modalità di pagamento: